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FILOSOFIA

PASSIONE

Una ragione di vita

Vivere in una famiglia dove del lavoro se ne fa una ragione di vita, può portare a odiarlo o ad amarlo in modo viscerale. Per me è stata la seconda ipotesi già dai tempi della mia fanciullezza quando pur non apprezzando gli aromi del vino, godevo dello stare in campagna, nelle vigne insieme a mio padre ed ai miei familiari.

La voglia di crescere e contribuire allo sviluppo della nostra attività mi hanno motivato sia nella scuola che nel lavoro di vignaiolo prima e vitivinicoltore poi.

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TRADIZIONE

Il rispetto dei nostri predecessori

La fortuna di essere nati in questo ambiente, dove storicamente la povertà e la fame dominavano la vita quotidiana, ci ha insegnato ad impegnarci con tenacia ed a rispettare l’ambiente ed i nostri vigneti.

L’evoluzione degli ultimi quarant’anni ha segnato un netto cambiamento dello stile di vita e nei rapporti tra la nostra zona ed il resto del mondo: un benessere che sta pagando i sacrifici di molte generazioni.

Proprio per il rispetto dei nostri predecessori, continuiamo ad avere un approccio al nostro lavoro basato sulle necessità primarie dei vigneti e dei loro cicli biologici, senza forzature ed accanimenti.

La miglior soddisfazione è vedere il risultato del nostro lavoro quando si raggiunge nonostante le difficoltà.

EVOLUZIONE

Piccoli dettagli che possono variare il risultato finale

In vigneto

  • monitoraggio tramite stazioni meteorologiche aziendali, per essere tempestivi ed essenziali nei trattamenti fitosanitari;

  • conversione biologica;

  • taglio dell’erba nel  sottofila con sfalcio manuale dove la pendenza ostacola le macchine;

  • potatura, legatura manuale;

  • zappatura manuale;

  • concimazioni con stallatico;

  • lotta biologica tramite confusione sessuale per le tignole;

  • utilizzo di sovescio con leguminose e crocifere per ottimizzare la sostanza organica;

  • vendemmia manuale in cassette arieggiate;in conclusione occorrono circa 800 ore di lavoro per ettaro di cui oltre il 90% sono manuali.

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EVOLUZIONE

Piccoli dettagli che possono variare il risultato finale

In cantina

  • operazioni delicate con diraspatrice e pressatura soffice con pressa polmone;

  • controllo della temperatura durante la fase di fermentazione per preservare gli aromi primari

  • rimontaggi e travasi con pompaggi delicati, in modo da non maltrattare i mosti ed i vini;

  • controllo qualità tempestivo con analisi chimiche e degustazioni frequenti per monitorare l’evoluzione delle fermentazioni e delle fasi di affinamento, grazie ad un laboratorio interno;

  • approfondita ricerca e sperimentazione sulle chiusure con capsula a vite (stelvin) che ci permette di aggiungere meno solfiti all’imbottigliamento e mantenere inalterati il più possibile gli aromi .

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